Le Società Ginnastiche dell’800 – Tra educazione e filantropismo

L’800, in Italia, ha visto sorgere numerose associazioni di tipo filantropico culturale, ma anche scientifico, economico, ecc. Tra queste anche diverse Società Ginnastiche, prima tra tutte la Società Ginnastica di Torino nel 1844. Essa fece da “battistrada” e costituì l’esempio cui seguirono altre in altrettante città: Genova, Firenze, Napoli, Udine, Venezia, Bologna e altre ancora. Il fenomeno si estese in tutta la penisola, tanto che, solo a titolo di esempio, nel 1878 la Sicilia vantava ben tre società ginnastiche a Palermo e una a Siracusa.

Queste associazioni, in cui si praticava ginnastica con indirizzo educativo, militare (di addestramento, in linea con gli ideali patriottici risorgimentali) ma anche curativo (di fondamentale importanza fu l’apporto della ginnastica nella lotta al rachitismo), erano luoghi di forte aggregazione, con membri provenienti dall’aristocrazia, dalle classi operaie e da quelle più disagiate – i poveri, che potevano usufruire delle lezioni di ginnastica gratuitamente. Nel seno di molte di queste società sorsero e si svilupparono corpi volontari dei pompieri, scuole di soccorso degli annegati, ma anche fanfare e bande musicali. Non di rado venivano anche organizzati degli spettacoli ginnastici pubblici con lo scopo di reperire fondi per l’aiuto dei bisognosi.

Ad oggi, il ricordo di quei tempi, difficili, ma che per certi versi definiremmo d’oro, rimane nel nome di alcune società sportive in cui nel tempo si sono trasformate (Mens Sana di Siena; Reyer Venezia; Virtus Bologna) e gli ideali filantropici di aiuto del prossimo e di diffusione della salute, nonché di costruzione di una società migliore, hanno lasciato il posto allo spettacolo per l’intrattenimento di molti e il guadagno di pochi.

Simone Ghirlanda

(fonte: “L’Italia in Palestra” – Patrizia Ferrara 1992 – La meridiana Editori)