Quando si pensa normalmente alla “Ginnastica” ci si immagina esercizi a corpo libero normalmente di facile esecuzione e bassa intensità. Questo è molto riduttivo per quella che è una vera scienza che abbraccia molte discipline e che può avere moltissime accezioni. Girolamo Mercuriale nel 1569, nel suo De arte Gymnastica definisce la Ginnastica come “la scienza che studia l’esercizio fisico, gli effetti che con esso si possono ottenere sull’organismo umano, e che ha per fine il conseguimento ed il mantenimento della buona salute”. Ne consegue che la ginnastica, come attività, è personalizzata in base alle condizioni, alle esigenze e agli obiettivi di raggiungimento della persona che la pratica. Il Prof. Marco Pecchioli, uno tra i più accreditati ortopedici italiani nel trattamento non cruento di problematiche osteoarticolari, già insegnante di Educazione Fisica e docente di Ginnastica Correttiva all’ISEF di Firenze, ha affermato: “La Ginnastica non è un compendio di esercizi, ma un compendio di obiettivi”.
La ginnastica non può prescindere dalla volontà di chi la esegue, unita alla consapevolezza, di raggiungere determinati risultati. In altre parole la persona vuole fare certi esercizi perché sa che essi gli faranno raggiungere determinati obiettivi di salute. Non perché imita qualcun altro.
La ginnastica richiede competenza, da parte di chi la propone. Occorre conoscere il corpo umano, sapere come lavora e quali sono i parametri entro i quali possiamo ottenere dei miglioramenti. Non di meno occorre sempre aggiornarsi sulle nuove scoperte e le nuove tecniche.
La ginnastica la si può svolgere ai grandi attrezzi (scala orizzontale; trapezio; spalliera svedese; quadro svedese; ecc.) o con l’uso di piccoli attrezzi (bastoni; cerchi; palle; ecc.), o infine a corpo libero. Può avvalersi di tecniche ed esercizi presi da altre discipline, come lo Yoga o il Qigong, ma sempre allo scopo di raggiungere un fine e non per seguire la moda del momento.
Questo è il nostro modo di pensare, ed è su questo che si fonda tutta la nostra attività. Siamo sicuri di incontrare il bisogno e le esigenze di molte persone (bambini; adulti; anziani; donne in gravidanza, ecc.) ed è per loro che vogliamo continuare a lavorare.